Schuld | Ryts Monet (Enrico De Napoli)
A cura di ARTECO (Beatrice Zanelli)
26 ottobre – 2 novembre 2019
Palazzo Frichignono | via San Dalmazzo 7, Torino
Nella settimana dedicata alle arti contemporanee ARTECO è lieta di annunciare l’apertura di SCHULD, mostra personale di Ryts Monet (Enrico De Napoli, Bari 1982) e fase conclusiva della residenza #present_continuous, concepita come dispositivo per attivare una riflessione a partire da un fondo di incisioni conservato presso la Biblioteca nazionale di Torino. Un nucleo di eccellenza, ordinato in album negli anni sessanta dell’Ottocento dall’eclettico collezionista e conoscitore piemontese Giovanni Volpato.
Dalle stesse incisioni da cui è partito l’artista per produrre le opere in mostra è stato tratto il ciclo di affreschi - attribuito a maestranze locali seicentesche - di Palazzo Frichignono, storica dimora privata nel centro di Torino in cui la mostra avrà luogo. Un’occasione unica per scoprire un luogo privato (e solitamente chiuso al pubblico) che rappresenta altresì un frammento rilevante della storia della Resistenza torinese: il palazzo, adibito nel Novecento ad albergo Canelli, divenne durante la guerra luogo di incontro per il Comitato di Liberazione Nazionale.
Non è un caso che la ricerca di Ryts Monet, dedicata all’indagine del rapporto che l’uomo contemporaneo intreccia con il vasto panorama della produzione di immagini, delle iconografie del potere, dei miti dell’identità e della realizzazione personale sollecitati dal sistema consumista, si presenti in queste inedite sale.
A partire dalla riflessione sul periodo storico pre-unificazione italiana, nel quale la collezione di incisioni della Nazionale assumeva la forma odierna, Ryts Monet presenta una serie di opere dedicate all'osservazione dell'impiego della classicità, come metafora universale, da parte dell’economia capitalista e del potere occidentale, ma anche nel suo farsi dispositivo vantaggioso alla costruzione identitaria europea.
In parallelo alla mostra vedrà la luce la pubblicazione che raccoglie l’intero progetto: Present Archives. Riflessioni a partire da un fondo di stampe, edita da A+Mbookstore e Viaindustria e publishing, a cura di ARTECO e presentata a
FLAT Art Book Fair 2019.
A metà novembre, in una differente sede site-specific verrà presentato Ahimè! [a tre voci], opera video dell’altra artista coinvolta nel progetto: Alessandra Messali.
La mostra sarà visitabile solo ed esclusivamente su appuntamento.
Ryts Monet (Enrico Di Napoli, Bari 1982) vive e lavora a Vienna. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero presso musei e spazi espositivi, tra i quali ricordiamo Kunsthaus Dresden, Dresda, Germania (2019), Q21 Museumsquartier Vienna, Austria (2019); 7th Nakanojo Biennale, Giappone (2019), 6. Moscow International Biennale for Young Art, Mosca (2018), Mediterranea 18, Young Artist Biennale, Tirana (2017), Kunsthaus Graz, Austria (2016); Stedeijk Museum Bureau Amsterdam, Olanda (2015); PAN, Palazzo delle Arti di Napoli (2013).
Nel 2014 ha presentato la sua prima mostra personale in Giappone, Sisters, presso Gallery Coexist-Tokyo. Dal 2015 collabora con la Galleria Michela Rizzo di Venezia. www.rytsmonet.eu
Il progetto #present_continuous ( a cura di Ersilia Rossini e Beatrice Zanelli) si è articolato in una campagna di schedatura, nell’organizzazione di una giornata di studi destinata a rinnovare la percezione contemporanea dell’archivio e delle collezioni in deposito e in una call internazionale volta alla selezione di due artisti - Alessandra Messali e Ryts Monet (Enrico De Napoli) - chiamati a condividere una residenza volta a generare nuovi immaginari, proprio a partire dal fondo di stampe, al fine di dare voce a urgenze sociali e culturali del nostro tempo. A cosa serve oggi un fondo di stampe databili tra il XVI e il XIX secolo conservato in un deposito bibliotecario? Cosa può raccontarci delle epoche in cui stato costituito, conservato e riordinato? Un artista può avviare il motore di immaginari condivisi mettendo in luce ciò che dell’antico permane nel presente?
Schuld | Ryts Monet
Inaugurazione su appuntamento | sabato 26 ottobre 2019, h. 10
Palazzo Frichignono | via San Dalmazzo 7, Torino
Apertura mostra | 26 ottobre – 2 novembre 2019
Orari di apertura su appuntamento
• sabato 26 ottobre 2019 dalle 10 alle 13
• domenica 27 ottobre 2019 dalle 15 alle 19
• lunedì 28 ottobre 2019 dalle 17 alle 19
• sabato 02 novembre 2019 dalle 10 alle 13
A cura di ARTECO (Beatrice Zanelli)
26 ottobre – 2 novembre 2019
Palazzo Frichignono | via San Dalmazzo 7, Torino
Nella settimana dedicata alle arti contemporanee ARTECO è lieta di annunciare l’apertura di SCHULD, mostra personale di Ryts Monet (Enrico De Napoli, Bari 1982) e fase conclusiva della residenza #present_continuous, concepita come dispositivo per attivare una riflessione a partire da un fondo di incisioni conservato presso la Biblioteca nazionale di Torino. Un nucleo di eccellenza, ordinato in album negli anni sessanta dell’Ottocento dall’eclettico collezionista e conoscitore piemontese Giovanni Volpato.
Dalle stesse incisioni da cui è partito l’artista per produrre le opere in mostra è stato tratto il ciclo di affreschi - attribuito a maestranze locali seicentesche - di Palazzo Frichignono, storica dimora privata nel centro di Torino in cui la mostra avrà luogo. Un’occasione unica per scoprire un luogo privato (e solitamente chiuso al pubblico) che rappresenta altresì un frammento rilevante della storia della Resistenza torinese: il palazzo, adibito nel Novecento ad albergo Canelli, divenne durante la guerra luogo di incontro per il Comitato di Liberazione Nazionale.
Non è un caso che la ricerca di Ryts Monet, dedicata all’indagine del rapporto che l’uomo contemporaneo intreccia con il vasto panorama della produzione di immagini, delle iconografie del potere, dei miti dell’identità e della realizzazione personale sollecitati dal sistema consumista, si presenti in queste inedite sale.
A partire dalla riflessione sul periodo storico pre-unificazione italiana, nel quale la collezione di incisioni della Nazionale assumeva la forma odierna, Ryts Monet presenta una serie di opere dedicate all'osservazione dell'impiego della classicità, come metafora universale, da parte dell’economia capitalista e del potere occidentale, ma anche nel suo farsi dispositivo vantaggioso alla costruzione identitaria europea.
In parallelo alla mostra vedrà la luce la pubblicazione che raccoglie l’intero progetto: Present Archives. Riflessioni a partire da un fondo di stampe, edita da A+Mbookstore e Viaindustria
FLAT Art Book Fair 2019.
A metà novembre, in una differente sede site-specific verrà presentato Ahimè! [a tre voci], opera video dell’altra artista coinvolta nel progetto: Alessandra Messali.
La mostra sarà visitabile solo ed esclusivamente su appuntamento.
Ryts Monet (Enrico Di Napoli, Bari 1982) vive e lavora a Vienna. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero presso musei e spazi espositivi, tra i quali ricordiamo Kunsthaus Dresden, Dresda, Germania (2019), Q21 Museumsquartier Vienna, Austria (2019); 7th Nakanojo Biennale, Giappone (2019), 6. Moscow International Biennale for Young Art, Mosca (2018), Mediterranea 18, Young Artist Biennale, Tirana (2017), Kunsthaus Graz, Austria (2016); Stedeijk Museum Bureau Amsterdam, Olanda (2015); PAN, Palazzo delle Arti di Napoli (2013).
Nel 2014 ha presentato la sua prima mostra personale in Giappone, Sisters, presso Gallery Coexist-Tokyo. Dal 2015 collabora con la Galleria Michela Rizzo di Venezia. www.rytsmonet.eu
Il progetto #present_continuous (
Schuld | Ryts Monet
Inaugurazione su appuntamento | sabato 26 ottobre 2019, h. 10
Palazzo Frichignono | via San Dalmazzo 7, Torino
Apertura mostra | 26 ottobre – 2 novembre 2019
Orari di apertura su appuntamento
• sabato 26 ottobre 2019 dalle 10 alle 13
• domenica 27 ottobre 2019 dalle 15 alle 19
• lunedì 28 ottobre 2019 dalle 17 alle 19
• sabato 02 novembre 2019 dalle 10 alle 13
Per prenotazioni:
stampa.arteco@gmail.com -
+39 333 2305927
Ingresso gratuito
Ufficio stampa: Daniele Licata
stampa.arteco@gmail.com | lica ta.daniele.dl@gmail.com
+39 333 3594947
+39 333 2305927
Ingresso gratuito
Ufficio stampa: Daniele Licata
stampa.arteco@gmail.com | lica
+39 333 3594947