GLI OCCHI DI VIVIAN MAIER
(I'm a camera)
Uno spettacolo di Roberto Carlone
Regia Roberto Carlone - Caterina Cavallari
"Ho capito che per carpire il segreto di quella fotografa favolosa
dovevo entrare nelle sue foto"
Roberto Carlone (fondatore della Banda Osiris) racconta per la prima volta in maniera inusuale ed innovativa il mondo di Vivian Maier. Attraverso una forma che unisce racconto, videomapping, fotografia e musica. Una storia carica di domande e di mistero attraverso quattro personaggi molto diversi tra loro, interpretati da un solo attore-musicista.
I QUATTRO PERSONAGGI:
L’edicolante a cui è stato rubato un istante attraverso una fotografia scattata da Vivian Maier si pone delle domande sulla vita della fotografa e sulla sua vita. Chiuso in un’edicola da sempre, come suo padre e come suo nonno, vede il mondo srotolarsi davanti a lui. E racconta, dopo essersi documentato, le tappe significanti della sua vita.
J. invece compra a scatola chiusa da case d’aste, si imbatte su di una marea di scatoloni che contengono un numero infinito di fotografie. Incomincia ad interessarsi a loro, le stampa, le sviluppa e scopre una vita, presentando al mondo questo patrimonio cinquanta anni dopo.
Un fotografo parte per vedere la mostra della Maier, ma arriva tardi e, sbagliando i tempi, viene messo sulla sua strada e la segue, trovando persone e vite. Lascia che Vivian sveli i segreti della città che solo lei conosce, si lascia portare dentro un armadio e lì dentro scopre, dietro ai
cappotti impilati, un nuovo mondo. Si lascia precipitare, proprio come lei precipitava nelle vite
delle altre persone.
Un’ombra che si muove all’interno delle sue stesse fotografie, si posa su prati, campanili, strade. Una persona perennemente in fuga, che cerca la vita, quella reale, per se stessa, con una fragilità pari a quella dei vetri più preziosi e raffinati. Una solitudine estrema. La macchina fotografica diventa la sua salvezza, il suo mezzo di trasporto. Attenta a quando la vita fa cadere il velo e compare la vita vera, svelata. Un’ombra vagabonda in viaggio nel mondo per cercare di completare una grande Enciclopedia Visuale.
Tutte queste persone sono lontane tra loro, soprattutto nel tempo, ma la fotografia, le fotografie di Vivian Maier le riallineano, agganciandole al mondo.
Una storia di tempi sbagliati, un racconto che scorre sul binomio fotografia-vita, sulla forza e sul mistero di una donna sola e forte che ha abbracciato il mondo catalogandolo, con l’onestà e l’essenzialità dell’arte.
Uno spettacolo che è anche una mostra ed una visita guidata nel mondo di Vivian Maier esplorandone soprattutto il lato di umanità e poesia senza tralasciare domande profonde sull’arte e la fotografia, la gratuità del gesto fotografico e l’attenzione alla realtà del momento unico e prezioso legato allo scatto. Insomma, una dichiarazione di amore verso la purezza della grande fotografa.
Lo spettacolo fa parte di un progetto più ampio che ha prodotto un libro "L'autre Vivian - Un viaggio inedito nella Francia di Vivian Maier" (ETS Edizioni - Pisa) con racconti, visioni ed interviste sul campo dei compagni di gioco di Vivian Maier; un allestimento realizzato nei sei piani della torre dei vescovi di Luni nell'estate 2018 con il comune di Castelnuovo Magra e gli Archivi della
Resistenza di Fosdinovo, un blog fotografico su Facebook.
Tutta l'operazione si avvale di un team scientifico di collaboratori: Sara Munari (fotografa e insegnante di storia della fotografia), Jeffrey Goldstein (custode e studioso del patrimonio fotografico di Vivian Maier), Françoise Perron (Association Vivian Maier et le Champsaur).
Regia Roberto Carlone - Caterina Cavallari; una produzione Roberto Carlone.
Lo spettacolo viene proposto come evento speciale all’interno della Mostra Vivian Maier alla Palazzina di Caccia di Stupinigi alle ore 19 di domenica 15 dicembre.
Posti limitati: 50
Costo visita mostra + spettacolo: 20 euro.
Prenotazione obbligatoria: telefonando al numero 380/1028313 oppure scrivendo all’e-mail biglietteria_maier@nextexhibition.it
(I'm a camera)
Uno spettacolo di Roberto Carlone
Regia Roberto Carlone - Caterina Cavallari
"Ho capito che per carpire il segreto di quella fotografa favolosa
dovevo entrare nelle sue foto"
Roberto Carlone (fondatore della Banda Osiris) racconta per la prima volta in maniera inusuale ed innovativa il mondo di Vivian Maier. Attraverso una forma che unisce racconto, videomapping, fotografia e musica. Una storia carica di domande e di mistero attraverso quattro personaggi molto diversi tra loro, interpretati da un solo attore-musicista.
I QUATTRO PERSONAGGI:
L’edicolante a cui è stato rubato un istante attraverso una fotografia scattata da Vivian Maier si pone delle domande sulla vita della fotografa e sulla sua vita. Chiuso in un’edicola da sempre, come suo padre e come suo nonno, vede il mondo srotolarsi davanti a lui. E racconta, dopo essersi documentato, le tappe significanti della sua vita.
J. invece compra a scatola chiusa da case d’aste, si imbatte su di una marea di scatoloni che contengono un numero infinito di fotografie. Incomincia ad interessarsi a loro, le stampa, le sviluppa e scopre una vita, presentando al mondo questo patrimonio cinquanta anni dopo.
Un fotografo parte per vedere la mostra della Maier, ma arriva tardi e, sbagliando i tempi, viene messo sulla sua strada e la segue, trovando persone e vite. Lascia che Vivian sveli i segreti della città che solo lei conosce, si lascia portare dentro un armadio e lì dentro scopre, dietro ai
cappotti impilati, un nuovo mondo. Si lascia precipitare, proprio come lei precipitava nelle vite
delle altre persone.
Un’ombra che si muove all’interno delle sue stesse fotografie, si posa su prati, campanili, strade. Una persona perennemente in fuga, che cerca la vita, quella reale, per se stessa, con una fragilità pari a quella dei vetri più preziosi e raffinati. Una solitudine estrema. La macchina fotografica diventa la sua salvezza, il suo mezzo di trasporto. Attenta a quando la vita fa cadere il velo e compare la vita vera, svelata. Un’ombra vagabonda in viaggio nel mondo per cercare di completare una grande Enciclopedia Visuale.
Tutte queste persone sono lontane tra loro, soprattutto nel tempo, ma la fotografia, le fotografie di Vivian Maier le riallineano, agganciandole al mondo.
Una storia di tempi sbagliati, un racconto che scorre sul binomio fotografia-vita, sulla forza e sul mistero di una donna sola e forte che ha abbracciato il mondo catalogandolo, con l’onestà e l’essenzialità dell’arte.
Uno spettacolo che è anche una mostra ed una visita guidata nel mondo di Vivian Maier esplorandone soprattutto il lato di umanità e poesia senza tralasciare domande profonde sull’arte e la fotografia, la gratuità del gesto fotografico e l’attenzione alla realtà del momento unico e prezioso legato allo scatto. Insomma, una dichiarazione di amore verso la purezza della grande fotografa.
Lo spettacolo fa parte di un progetto più ampio che ha prodotto un libro "L'autre Vivian - Un viaggio inedito nella Francia di Vivian Maier" (ETS Edizioni - Pisa) con racconti, visioni ed interviste sul campo dei compagni di gioco di Vivian Maier; un allestimento realizzato nei sei piani della torre dei vescovi di Luni nell'estate 2018 con il comune di Castelnuovo Magra e gli Archivi della
Resistenza di Fosdinovo, un blog fotografico su Facebook.
Tutta l'operazione si avvale di un team scientifico di collaboratori: Sara Munari (fotografa e insegnante di storia della fotografia), Jeffrey Goldstein (custode e studioso del patrimonio fotografico di Vivian Maier), Françoise Perron (Association Vivian Maier et le Champsaur).
Regia Roberto Carlone - Caterina Cavallari; una produzione Roberto Carlone.
Lo spettacolo viene proposto come evento speciale all’interno della Mostra Vivian Maier alla Palazzina di Caccia di Stupinigi alle ore 19 di domenica 15 dicembre.
Posti limitati: 50
Costo visita mostra + spettacolo: 20 euro.
Prenotazione obbligatoria: telefonando al numero 380/1028313 oppure scrivendo all’e-mail biglietteria_maier@nextexhibition.it